In questa guida parleremo sempre di che cosa sono i droni, ma soprattutto di cosa sono i droni a lungo raggio. Se ne sente spesso parlare, ma a volte crediamo che tutti i droni siano la stessa cosa, che abbiano una stessa autonomia e un raggio di distanza abbastanza capiente, ma così non è. Ecco perché è importante che possiamo saper distinguere i modelli, andiamo a scoprire quali sono i droni a lungo raggio e quale è il loro scopo.
A che servono i droni a lungo raggio?
Dobbiamo sapere che nei paesi fuori dall’Unione Europea, si sta oramai sperimentando l’utilizzo di droni per effettuare delle consegne che siano a lungo raggio, questo viene fatto per riuscire ad analizzare l’impatto di quelli che sono i tempi di volo per quanto riguarda molti medicinali, come per esempio anche i vaccini, dato che il trasporto deve avere una temperatura che è compresa tra gli 0° C e gli 8°C al fine di evitare che si vadano a verificare dei danni a quelle che sono le componenti dei prodotti. Per cui, è molto importante che si sappia riuscire a capire come gestire le consegne in quelle che dovranno essere tempistiche molto ridotte.
L’importanza delle consegne
Dato che abbiamo introdotto l’argomento per quel che riguarda i diversi articoli per l’importanza delle consegne che sono state fatte con i droni soprattutto per quelle che sono delle tipologie di merci quali medicinali o vaccini, dovete anche sapere che i droni possono consegnare sia la spesa dal supermercato che delle merci in altre zone. Ecco perché a oggi si pensa ai droni per effettuare delle consegne a lungo raggio, che possano essere in grado di assicurare il corretto mantenimento da parte della catena del freddo per la conservazione di tutti i medicinali.
A che distanza arriva un drone?
Sappiamo già che i piloti possono andare a governare i droni con un radiocomando: il radiocomando è il trasmettitore di segnali radio, mentre il drone è quello che li riceve. Per esempio, il raggio d’azione è quindi la distanza massima che potrà raggiungere il drone, senza che vada a perdere il segnale con il radiocomando. I droni migliori sul mercato sono quelli che hanno un raggio d’azione molto ampio, sicuramente meglio rispetto ai droni che sono economici, quindi si possano allontanare di tanti metri rispetto allo stesso radiocomando e quindi dal pilota.
Cosa succede se il drone si allontana troppo?
Come dicevamo, se il drone dovesse allontanarsi troppo, finirebbe per perdere il segnale e rovinare a terra, a meno che non venga impostata la funzione per il ritorno a casa, funzione che però hanno solo i droni professionali. Per cui, ogni distanza massima dipende sempre dal tipo di modello. Ad oggi, ancora, non ci sono dei droni che possono arrivare a coprire una distanza di 20 km da quello che è il proprio radiocomando, ma ci sono dei droni a lunga distanza che possono arrivare ai 10 km. Inoltre, i droni non processuali avranno solo un raggio d’azione di 1, 2 o di massimo 5 km. Il drone che sia economico e che possa raggiungere la lunga distanza non esiste. I droni professionali, invece, sono tutti quelli a lungo raggio d’azione e si dovrà prendere in considerazione il fatto che ci sono fattori che potranno incidere su quella che è la distanza raggiungibile.
Quali sono i fattori che incidono sul raggio d’azione del drone?
Adesso, sarà molto importante poter fare un appunto su quali sono tutti quegli elementi principali che vanno a inficiare sulla distanza massima a cui potrebbe arrivare un drone dal suo radiocomando, vediamoli di seguito:
- dei possibili ostacoli tra il drone e il trasmettitore,
- delle possibili interferenze da parte di quelli che sono dei trasmettitori di radiofrequenze,
- lo stesso posizionamento e l’orientamento dal parte del drone e del radiocomando,
- quella che è la frequenza utilizzata nel mentre si eseguono delle riprese aree,
- la fotogrammetria,
- quella che è la tipologia e il posizionamento delle antenne.
Si deve anche considerare il fatto che, in base a quella che sarà l’operazione che viene svolta, non sempre il pilota potrebbe andare ad allontanare troppo il drone dallo stesso radiocomando. Infatti si deve poter considerare che tutte le attività che vengono svolte dagli operatori SAPR devono sempre rispettare quello che è il Regolamento Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto, conosciuto come regolamento ENAC.
Regolamento ENAC sul volo del drone
Quando si dovranno svolgere delle operazioni che non saranno critiche, il drone dovrà rimanere ad una distanza di sicurezza che sarà orizzontale e di almeno 150 metri da quelle che sono le zone affollate. Così come deve poter mantenere una distanza di almeno 50 metri dalle persone che non potranno stare sotto il diretto controllo del pilota. In qualsiasi caso, per tutte le operazioni che saranno critiche e quelle non critiche è vietato sempre sorvolare gli assembramenti di persone. Inoltre, la normativa che prevede il controllo dei droni, è stata aggiornata nel 2020 distinguendo tre modalità di volo ed esse sono:
- VLOS (Visual Line of Sight): tale modalità è quella che prevede una conduzione delle operazioni, da parte del pilota, ad una determinata distanza, che consenta di mantenere il contatto visivo con il drone. Per cui dovrà essere il pilota a stabilire la distanza in base a quella che dovrà essere la posizione, all’assetto e anche per la velocità del drone e per la presenza di ostacoli e altri aeromobili.
- EVLOS (Enhanced Visual Line Of Sight): in tal caso vedremo che il pilota principale potrà perdere il contatto visivo con il drone poiché andrà affiancato da uno o da più piloti di supporto, che dovranno prendere il controllo delle operazioni quando sarà necessario e dovranno comunicare con il pilota principale tramite radio.
- BVLOS (Beyond Visual line of Sight): infine, questa è la modalità di volo del drone che consente di essere oltre la linea visibile. Questa linea potrebbe essere un ostacolo, infatti è una modalità meno usata, difatti per ottenere l’autorizzazione ENAC l’operatore dovrà garantire condizioni di massima sicurezza.
Le distanze massime che sono sempre da rispettare sono quelle che vengono autorizzate dall’ENAC in base a quello che è lo scenario operativo dato dal pilota.